A chi di noi non è mai capitato di sentirsi ansioso? Mettiamoci l’anima in pace: per nostra fortuna un po’ ansiosi lo siamo tutti. L’ansia è, infatti, un campanello d’allarme indispensabile: ci allerta di pericoli o rischi non ancora evidenti e, facendoci sentire a disagio, ci porta a reagire. Senza ansia, non ci sarebbero né cautela né azione.
Quando l’ansia, però, è eccessiva, il disagio si trasforma in disturbo. Del tutto senza ragione, la persona patologicamente ansiosa si sente sempre e comunque sotto pressione, continuamente tesa ad affrontare qualcosa di vitale importanza e a difendersi. Dorme poco o male, si agita per nulla, suda anche se non fa caldo, si sente oppressa e minacciata. Credendosi in costante pericolo, il suo organismo si comporta di conseguenza, attivando i meccanismi fisiologici legati alla sopravvivenza: ci troviamo così di fronte a un’ipersecrezione degli ormoni dello stress (cortisolo, adrenalina e dopamina) ed a reazioni somato–viscerali sregolate.
Guarire dall’ansia patologica, purtroppo, non è semplice. Servono i trattamenti psicoterapici giusti, le terapie farmacologiche più adeguate e tanta pazienza perché, spesso, la cura dura parecchio tempo.
E con questo possiamo chiudere la sezione delle cattive notizie e aprire quella delle buone.
Lo sapevate che con l’ansia si può convivere? Basta imparare a gestirla. Già, ma come? Scommetto che molti di voi avranno già indovinato… Eh già, proprio con l’attività fisica. Che ci crediate o meno, anche in questo caso, chi si muove vive meglio.
E’ infatti scientificamente dimostrato che una corretta attività fisica, moderata e regolare, riequilibra la produzione degli ormoni dello stress e, pertanto, dell’ansia. Muovendoci, attiviamo il sistema serotoninergico, che influisce sulla gestione degli stati emozionali dell’ansia: ci sentiamo meglio perché produciamo meno cortisolo e meno adrenalina; ci sentiamo sereni perché produciamo più endorfine; ci sentiamo di buon umore perché produciamo neurotrasmettitori come la serotonina e la norepinefrina.
Vediamo, adesso, cosa succede da un punto di vista meramente fisico. Muovendoci, attiviamo la circolazione sanguigna: la temperatura corporea si innalza, anche se di poco, e, come per magia, le contratture, accumulate cercando di tenere tutto sotto controllo, si distendono. Muovendoci, riusciamo a distoglierci dai pensieri negativi e dai problemi, regalandoci una breve tregua dall’ansia. Senza contare che, imparando a non temere le modificazioni fisiologiche che normalmente avvengono quando facciamo attività fisica – come l’affanno, l’accelerazione del battito cardiaco e la sudorazione – diventiamo più consapevoli della nostra fisicità e padroni di noi stessi.
Muovendoci, infine, ci stanchiamo in modo naturalmente sano, e dormiamo meglio, come ben sanno i genitori dei bambini che scambiano il giorno per la notte.
Concludendo, una corretta attività fisica, regolare e moderata, ci permette di tenere sotto controllo anche l’ansia.
Chi si muove di più, si agita di meno. Provare per credere.
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